martedì 26 gennaio 2010

Processo di lavorazione del libro: introduzione


Il libro è un prodotto culturale, ma è anche un prodotto commerciale, cioè destinato alla vendita. Questo significa che, da un lato, le case editrici hanno bisogno di pubblicare libri che hanno dei lettori interessati e, dall’altro, che il lettore deve poter acquistare un libro di “buona qualità”. Un saggio, un romanzo o un articolo sono “di qualità” quando “si fanno leggere”, ovvero quando la trama è avvincente, la scrittura è scorrevole, quando non si incontrano errori di digitazione, ortografici e grammaticali che infastidiscono la vista e la concentrazione della lettura. Infine la qualità è data dall’attendibilità e veridicità dei contenuti. Accanto all’autore ci sono altre figure professionali responsabili dei requisiti appena elencati: l’editor, il redattore, il correttore di bozze.

“Chi” decide “cosa” pubblicare

Ci sono libri che sono delle vere e proprie operazioni commerciali, nel momento in cui vengono pensati si sa già che venderanno e che porteranno alti guadagni, come per esempio il libro di barzellette di Totti. Le casi editrici hanno modo di conoscere le tendenze di mercato, i generi più acquistati e in base a questi dati possono orientare la produzione, come fanno le aziende di un qualsiasi altro prodotto. Solitamente le grandi case editrici inseguono il mercato pubblicando best seller o libri che possono incontrare la curiosità di un vasto pubblico. Ci sono editori che invece cercano di associare la propria immagine a particolari temi o correnti letterarie, affinché connotino la cultura della casa editrice stessa. Queste scelte sono tipiche dei piccoli e medi editori. Alcuni esempi: la letteratura mediterranea e balcanica per Besa editrice, quella contemporanea americana per Minimum Fax, i saggi relativi ai mestieri del libro per Editrice Bibliografica. In altri casi ancora, essendoci autori che pubblicano regolarmente con lo stesso editore, se ne conoscono i progetti di scrittura e se ne prevede la pubblicazione alla consegna del lavoro. Questo è il caso soprattutto dei generi in serie, come i polizieschi (Montalbano) e i fantasy (Harry Potter).

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