martedì 2 marzo 2010

Che cos'è la correzione bozze


Correzione bozze, o proofreading

La correzione bozze, in Italia più comunemente conosciuta come "proofreading", si dovrebbe limitare all’individuazione degli errori estetici (errori ortografici e di sintassi, sequenze di parole, concordanza, controllo di layout, ecc.). In questa fase di controllo post-traduzione, pertanto, il significato della terminologia usata dovrebbe essere irrilevante. In teoria, quindi, può essere altresì irrilevante per il correttore possedere padronanza della materia trattata, mentre l’uso del dizionario grammaticale dovrebbe essere limitato esclusivamente alla verifica della grafia, della coniugazione dei verbi e poco altro ancora.

Quella della correzione bozze è pertanto una funzione che dovrebbe spettare a un madrelingua della lingua di destinazione, della quale deve possedere una conoscenza perfetta.

In parte, ma solo in piccola parte, è una funzione demandabile al programma di scrittura usato, che solitamente contiene un correttore ortografico (non sempre adeguato però) la cui lacuna principale è tuttavia l’incapacità di correggere la sintassi, la coniugazione dei verbi, ecc. Poiché chi svolge la funzione di controllo bozze non si deve soffermare sulla valutazione dei termini usati, il tempo impiegato ad eseguirla è relativamente breve, a meno che il testo non sia talmente mal scritto da richiederne la pressoché completa riscrittura. I prerequisiti dell’attività di controllo bozze, affinché divenga una funzione di controllo ragionevolmente semplice, sono quindi:

-Il correttore di bozze, altrimenti detto proofreader, deve possedere la totale padronanza della lingua di destinazione, della quale nel 99% dei casi deve quindi essere madrelingua (condizione tuttavia non sufficiente, poiché non tutti i traduttori sono perfettamente padroni della propria lingua madre).
-Il correttore di bozze deve ricevere dal committente precise istruzioni sui limiti del proprio incarico, cioè deve essere chiaro se il lavoro che deve svolgere è effettivamente e semplicemente quello di correzione delle bozze oppure quello più ampio della revisione.

Poiché l’attività di correzione bozze è relativamente rapida e non richiede ricerche terminologiche, è normalmente retribuita a parole di testo in percentuale delle normali tariffe di traduzione (25%-30% sembra essere la norma). Ciò non è tuttavia applicabile qualora il testo di origine non sia stato tradotto da un madrelingua, poiché in tal caso potrebbe rendersi necessaria anche la revisione per individuare eventuali errori di traduzione.

Anche noi riceviamo spesso richieste di traduzioni da revisionare non scritte da madrelingua italiani (nel nostro caso traduttori giapponesi che traducono in italiano) e, benché a volte la bravura di alcuni di loro sia sorprendente, troppe sono le lacune grammaticali, di sintassi ma, soprattutto, di stile di scrittura, condizione alla quale rispondiamo sempre offrendo una nuova traduzione.

Articolo tratto da aliseo.com

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